RUOTE MALEDETTE Storie tragiche sul ciclismo
Storie di cadute, di doping, di autodistruzione, di depressione e di oblio di “uomini che hanno corso in bicicletta”.
Una piccola antologia di ciclisti del passato, più o meno recente, che prova a scavare dentro “l’uomo” prima ancora che raccontare l’atleta e la sua tragedia.
La paura di vivere di Frank Vandenbroucke, l’autodistruzione nel DNA del “Chava” Jimenez, la sfortuna che non ha mai mollato la presa su Luis Ocana, la tragica fatalità che uccise Xavier Tondo, l’assurda fine di Jempi Monserè, la cattiveria che uccise due volte Denis Zanette, l’assoluta incompetenza di chi lasciò morire Joaquim Agostinho, la fatica, il caldo e forse qualcosa di più che uccise Tom Simpson sul Mont Ventoux, l’asfalto che si è portato via Manuel Santisteban in Sicilia, Stan Ockers in una gara su pista nella sua Anversa, Antonio Martin in allenamento a due passi da casa e il giovane campione olimpico Fabio Casartelli in una discesa del Tour … fino al grande Michele Scarponi travolto da un povero operaio sulla strade della sua amata Filottrano.
13 storieper raccontare di ciclismo e del lato oscuro di questo bellissimo e travagliato sport attraverso 13 uomini a cui la dea bendata, in un modo o nell’altro, ha voltato le spalle.
13 storieche lasciano il segno e che ci raccontano che le “salite” della vita sono spesso molto più impervie di un Mortirolo o di un Alpe d’Huez.
13 storieche sono soprattutto una dichiarazione d’amore verso il ciclismo e i suoi meno fortunati protagonisti.
13 storie …più una: quella di Walter Panero che racconta il “suo” Marco Pantani, così intenso, profondo e diverso da tutti quelli raccontati finora.
Remo Gandolfi è nato e vive a Parma.
In precedenza sempre per la Urbone ha pubblicato “LEEDS CAMPIONE – Il racconto di una stagione di gloria” e il fortunato “STORIE MALEDETTE – L’altra metà del calcio”.
Ha una rubrica fissa su www.calciomercato.com, scrive su www.rivistacontrasti.it e gestisce il popolare Blog www.storiemaledette.com insieme a bravi e affermati colleghi e soprattutto ottimi amici.
“RUOTE MALEDETTE” è il suo primo libro sull’adorato ciclismo, che segue con passione da sempre.
Nel libro ci sono molti dei corridori che ha amato.
Quasi tutti.
Manca Francesco Moser perché di maledetto non ha proprio nulla e manca soprattutto Franco Ballerini, perché ogni volta che "tentavo di scrivere di lui la commozione finiva per avere il sopravvento".
Infine, ha amato visceralmente una squadra di ciclismo e, a distanza ormai di anni, ne deve ancora “elaborare” la scomparsa dal panorama ciclistico.
La “sua” EUSKADI EUSKALTEL.
